che faccio mi rifaccio
Marzo 8, 2010La guida tra le curve
Marzo 8, 2010Toglietemi tutto, ma non il seno rifatto. Gli italiani tagliano vacanze, divertimenti e spese superflue. Ma alla chirurgia della bellezza no, non rinunciano. E se i costi per rinoplastica o liposuzione in un centro di Milano, Roma e Bologna risultano proibitivi a una larga parte di clienti, eccoli incamminarsi lungo sentieri alternativi. Che conducono nei Paesi dell’Est dove le tariffe sono molto più abbordabili, fino al 60% in meno.
Oppure, ed è l’ultimo grido di marketing, a proposte di specialisti che non si rassegnano a perdere clienti.
La nuova trovata è il last minute. Ti metti in lista di attesa per l’operazione desiderata sperando di subentrare all’ultimo minuto al posto di un paziente già programmato che ha disdetto l’appuntamento col bisturi. Il vantaggio sono i prezzi, fino al 40% più bassi. E i tempi. Se hai fretta di migliorare il tuo aspetto, se non hai voglia di fare anticamera troppo a lungo, puoi essere convocato in clinica nel giro di pochi giorni, potendo contare, pare, sulla stessa professionalità dei medici. Paragonando l’esperienza a un viaggio, non ti fanno partire in charter ma con volo di linea.
L’offerta è lanciata sul web da «Last minute surgery TM». Pochi i dettagli. Si indica una rete di «strutture sanitarie di primario livello a prezzi davvero interessanti, grazie a straordinarie convenzioni. La formula Lms permette di usufruire delle stesse qualità e professionalità rispetto alla procedura tradizionale».
Condizione essenziale è che il paziente si renda disponibile «a occupare un modulo/tempo chirurgico lasciato libero». Per una blefaroplastica (occhiaie e
palpebre) e otoplastica (correzione delle orecchie a ventola) 1.800-2.400 euro anziché i 3.000 della tariffa ordinaria. Il lifting viene da 4.800 a 4.200 rispetto a 6.000.
Il risparmio per la liposuzione è di 800-1.500 euro. Già sperimentata da centinaia di italiani la chirurgia low cost all’estero.
Pacchetti tutto incluso (volo, soggiorno e intervento), mete la Tunisia, Malta, Montenegro, Brasile, Panama o Polonia.
Per un lifting al viso sono sufficienti 2.600 euro contro i 6-12 mila dell’Italia. Terza alternativa il day surgery «che riduce i tempi e ottimizza
i risultati», secondo chi la propone attraverso i siti Internet.
Il vantaggio è la permanenza diurna in clinica, niente pernottamento. Sistema molto in voga negli Stati Uniti, limitato qui da noi ai ritocchi meno impegnativi, con pochi tagli e rischi.
Mette in guardia dal last minute Maurizio Valeriani, ospedale San Filippo Neri di Roma:
«Queste operazioni vanno programmate e affrontate al momento giusto. Il paziente deve essere psicologicamente preparato. Una recente legge in Gran Bretagna per irregimentare il fenomeno delle cosmetic clinic ha imposto che tra visita e intervento trascorrano un minimo di due settimane».
E il low cost?
«Non tutto è da buttare. In Tunisia lavorano colleghi francesi di buona scuola. Il consiglio è di informarsi sul nome». «Iniziative garibaldine», le demonizza Marco Gasparotti, noto alla clientela vip di Roma: «Il mordi e fuggi è un rischio. È fondamentale sapere come lavora chi eliminerà la gobbetta dal tuo profilo o aspirerà i cuscinetti di grasso dalle cosce